Passo-passo


Sabato 30 Novembre a Roma, dalle 17:30, discuterò di come ripensare la politica con il mondo del femminismo romano. Sarà sicuramente un incontro molto interessante e stimolante. Di seguito il comunicato della Casa Internazionale delle Donne.

RIPENSARE LA POLITICA, AL FEMMINILE
Sabato 30 novembre 2019
CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, Via della lungara 19 - ROMA
Sala caminetto dalle 17,30 alle 20,30

Interverranno:
Emanuele Profumi - Curatore e autore del libro, Ricercatore presso l'Università di Pisa
Maria Luisa Boccia - Femminista e filosofa politica presso l'Università di Siena
Monica Vacca - Psicanalista lacaniana, Associazione Il Cortile
Titta Vadalà - Ecofemminista

La prolungata crisi delle “democrazie liberali” sta producendo un profondo svuotamento democratico che rimette in discussione l’idea stessa del fare politico e della politica istituzionale. Nei nostri Stati di diritto si consolida una condizione “postdemocratica” in cui parole chiave come “sovranità popolare”, “partecipazione diretta al potere”, “eguaglianza”, entrano in una nebulosa immaginaria che sembra condannarle all’ambiguità o alla contraddizione. A ciò si accompagna un’importante delegittimazione della rappresentanza politica e del sistema istituzionale dei partiti. Nel mondo si diffondono forme autocratiche di potere collettivo, e Stati autoritari si adattano senza problemi al sistema economico neoliberista. L’Unione Europea è preda di spinte nazionalistiche che ne mettono radicalmente in discussione l’esistenza, senza che ci siano convincenti risposte popolari in grado, quanto meno, di arginare il fenomeno spesso liquidato sotto la generica categoria di “populismo”. L’immaginario capitalista che attraversa le nostre società sembra accompagnarci verso... leggi tutto ....

Con grande piacere posto su questo blog la recensione di GIOVANNI CERRO, scritta per l'importante FONDAZIONE SAN CARLO del libro curato con Alfonso Maurizio Iacono.
Link: https://www.fondazionesancarlo.it/recensione/ripensare-la-politica-immag...

Il volume – che raccoglie un’introduzione di Emanuele Profumi, quattordici saggi e una scelta antologica di brani di Aldo Capitini dedicati alla questione del potere – intende sia formulare una critica delle istituzioni e delle pratiche politiche del presente sia avanzare alcune proposte di rinnovamento della sfera politica, soprattutto del regime democratico, adottando una prospettiva filosofica. Uno dei punti su cui si insiste estesamente nella prima parte del libro, con particolare evidenza nei saggi di Alfonso M. Iacono e Ubaldo Fadini, è il riconoscimento del ruolo di quell’insieme di processi che in un lucidissimo saggio pubblicato nel 2009 Mark Fisher ha definito “realismo capitalista” (il volumetto è stato tradotto in italiano nel 2018, dopo il suicidio del suo autore), ovvero la convinzione, sempre più diffusa e accettata a tutti i livelli, secondo la quale il capitalismo è l’unico sistema economico e insieme sociopolitico oggi praticabile e che quindi ad esso non vi è nessuna alternativa possibile, secondo un noto adagio dell’era thatcheriana. Proprio partendo dalla riflessione di Fisher, Iacono e Fadini insistono su alcuni aspetti che caratterizzerebbero le società tardocapitalistiche e che sarebbero a un tempo cause e sintomi della crisi delle democrazie odierne: la presenza di nuove forme di schiavitù e disuguaglianza; la diffusione della logica dell’aziendalismo e della prestazione, capace di contagiare anche i... leggi tutto ....

Lula è stato scarcerato, bene. Il giubilo dei suoi sostenitori si è levato alto nelle strade, nelle piazze, sul web, quasi ridando un volto civile e democratico a un Paese, il Brasile, che sta vivendo una profonda involuzione autoritaria. Bolsonaro è ,invece, rientrato nel registro degli indagati per l'omicidio di Marielle Franco. Le due notiizie sono emblemi del presente. Tutti, o quasi, sappiamo che senza il tacito consenso di Bolsonaro, il tentato ecocidio della foresta amazzonica non ci sarebbe stato. E sappiamo quanto questo sta costando a tutto il pianeta. A tutti, nessuno escluso.
Lula e Bolsonaro, insomma, rappresentano due Brasili opposti, e la popolazione lo sa. Perché vive questa polarizzazione tutti i giorni. In tutta l'America latina assistiamo a un processo di polarizzazione molto più radicale di quello che vivono altri Paesi considerati democratici. Perciò possiamo, dobbiamo, guardare a questa parte del Pianeta. Per capire quale direzione stiamo prendendo. Anche in Europa.
Oggi, insomma, la scarcerazione di Lula avviene in un momento di profonda radicalizzazione politica e sociale, dove il nefasto inganno nazionalista e autoritario di uscire dal paradigma neoliberista mondiale con la rivendicazione di un immaginario d'altri tempi (oscuri), si associa alla vera realtà autoritaria di modelli, come quello cinese e russo, che hanno già sperimentato questo connubbio (autoritarismo nazionalista e neoliberismo), e che potentemente lo ripropongono su scala planetaria. Nonostante l'estro e la tenacia dell'ex Forrest Gump brasiliano, e anche se c'è un forte desiderio di riscatto nel Paese, Lula e la sinistra in Brasile si trovano immersi un ambiente molto più ostile di prima della cacciata di Dilma. Questa incognita, che pesa sulla prospettiva di fare di... leggi tutto ....

Sui social media e non solo in questi giorni si accostano diverse grandi mobilitazioni popolari in diverse parti del pianeta: Haiti, Catalogna, Ecuador, Cile, etc. Nessuno dei commentatori che mi è capitato di leggere coglie veramente la grande differenza di ciò che sta avvenendo in Cile, per questo mi permetto rapidamente di evidenziare un'idea di fondo che mi sembra necessaria per comprendere la portata degli avvenimenti cileni. Non un esercizio di stile, o di narcisismo intellettuale, ma una sorta di responsabilità etico-politica mi muove a mettere l'accento sulla differenza sociale-storica che muove milioni di persone in Cile a manifestare, ancora una volta, non solo contro qualcosa, ma in positivo. Andiamo per ordine sottolineando, come esempio sintetico, perché non si possa comparare il Cile all'Ecuador o alla Catalogna.
ECUADOR
La rivolta degli indigeni contro i provvedimenti di Lenin Moreno si è trasformata in un braccio di ferro che ha visto capitolare l'attuale presidente davanti la richiesta specifica dei manifestanti. Come in Cile abbiamo visto, purtroppo, una brutale repressione dei manifestanti e una lotta contro un provvedimento completamente ingiusto, mosso da una logica neoliberista. Non paghi dei risultati, i manifestanti hanno continuato a mobilitarsi chiedendo la caduta del governo di Moreno. Apparentemente, quindi, una rivolta che ha le stesse caratteristiche di quella cilena. Eppure non è così. 1) A parte la parentesi, amara, di Correa, in Ecuador c'è una lunga tradizione di mobilitazioni che hanno portato alla caduta dei governi in carica. Rientra nel "dna storico" di questo Paese portare i presidenti in carica a dimettersi davanti a massicce manifestazioni popolari; 2) L'indignazione contro la misura di Moreno rientra nella... leggi tutto ....

Siete tutte e tutti invitati alle presentazioni-diabttito che si terranno nel Mese di Ottobre in Italia: sarà un modo per avviare la riflessione pubblica su come ripensare la politica nel nostro Paese (ma non solo), e non semplicemente la presentazione del libro. Sarò presente in tutti gli incontri.
1) (Venezia) MESTRE, Lunedì 21, alle 17:30, nell'ambito del festival "LA NOTTE ROSSA 2019, Diritti e Popoli", a via Torino 11/C sede Fondazione Rinascita 2007.
2) CAGLIARI, Sabato 26, alle 18:30, nell'ambito degli incontri "Scrittori a piede LIBEROS", organizzati da LIBEROS (Atobiu, Terra de Mesanza, Mieleamaro, Maymask), presso il MAYMASK (incontri d'arte), di via giardini 149/a. Interverranno Bernadetta Cabras, Anna Sulis, Maurizio Onnis.
3) PERUGIA, Martedì 29, alle 18:00, presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni (http://turismo.comune.perugia.it/poi/san-matteo-armeni), via Monteripido n.2. Interverrà Giuseppe Moscati.
Vi aspetto!
 

E' con grande piacere che annuncio la nascita della Ia Assemblea per la cultura. Si terrà a Roma, nel III Municipio, grazie al lavoro dei volontari di Grande Come una Città (Gcc), movimento politico culturale che sta cercando di rivitalizzare il tessuto culturale e sociale di questo Municipio di Roma. E grazie anche all'associazione "L'isola che c'è", che ha dato la possibilità di tenere l'Assemblea in uno splendido parco, con tanto di Agorà all'aperto, l'ANFITEATRO SALESIANO. L'assemblea avrà luogo domenica prossima, il 22 SETTEMBRE, dalle 15 alle 19, a via dell'Ateneo Salesiano, nel parco di fronte alla SPES, e a fianco dell'AMA.
L'obiettivo dell'Assemblea è quello di iniziare un percorso di discussione e proposta pubblica che sia capace di elaborare delle indicazioni di massima e alcuni progetti specifici da fare approvare alla giunta municipale del prossimo anno. E' un modo per ridare valore alla cittadinanza attiva e al potere dal basso, da una parte, e di fare in modo che la politica istituzionale riconosca l'autonomia riflessiva e propositiva dei cittadini di questo territorio, al di là di appartenenze partitiche e logiche personalistiche (il pensiero orticellocentrico), dall'altro.
Speriamo di incontrarci in quest'occasione!

La rivista Micromega ha deciso di pubblicare uno degli aritcoli del libro "Ripensare la politica. Immagini del possibile e dell'alterità", curato da me e Alfonso Maurizio Iacono. Nel ringraziarli di cuore, posto su questo blog l'articolo e il riferimento diretto.
Link: http://ilrasoiodioccam-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/...

UN POTERE VERAMENTE DEMOCRATICO
di Aldo Capitini

Il controllo dal basso[2]

Il piano per arrivare ad una società che sia veramente di tutti non è ancora realizzato. Sono ancora poche le cose che tutti hanno liberamente, oltre la vita, l’aria, il sole, un corpo naturale, un cuore, una mente per pensare, una volontà per decidere. Esiste la società civile, che è una creazione storica molto importante, ma essa è ancora troppo imperfetta. Vi esiste lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, l’autoritarismo dell’uomo sull’uomo: alcune mani hanno ricchezze grandissime, altre mani, pur lavorando tutto il giorno, non riescono a riportare a casa (e quale casa, certe volte!) un guadagno sufficiente; alcuni hanno un potere grandissimo nel comandare, nell’imporre agli altri la loro volontà anche con la forza, e molti altri debbono raccomandarsi e ubbidire per salvare la semplice vita.

Eppure, se si guarda bene, gli sfruttati e gli oppressi sono una immensa maggioranza in confronto a quelli che hanno il potere politico ed economico. Poche persone decidono della pace e della guerra, del benessere e del disagio di tutti. E chi controlla questi pochi potentissimi? Solo gruppi di potere; la moltitudine non è presente. Anche se viene convocata alle elezioni (una buona cosa, certamente) ogni quattro anni,... leggi tutto ....

Dal 30 agosto al 1 settembre negli spazi dell’Expò-Salsedine a Fiumicino (Via della Scafa, 143) si terranno tre giorni di festa ad ingresso libero, la prima edizione di Flumen Festival, all’insegna dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni promossi dalla Biblioteca per la Nonviolenza, dall’Associazione “Io, Noi” e dal Movimento Nonviolento Roma.
Mi è stato chiesto di facilitare uno dei TAVOLI DI ORIENTAMENTO SOCIALE, quello relativo allo stimolo per prefigurare delle future COMUNITA' APERTE, che coinvolge, in particolare, i giovani, le donne e i migranti. Il Tavolo si terrà il 1 SETTEMBRE dalle 15:30 alle 17:30. Per iscriversi, scrivere a: flumen.festival@gmail.com. Spero di incontrarvi in quell'occasione. Di seguito i riferimenti del Festival.
Links utili: http://www.flumenfestival.eu/cultura/ https://www.facebook.com/watch/?ref=external&v=408912929626566 http://www.ilfaroonline.it/2019/08/24/fiumicino-al-via-la-prima-edizione...
Per sostenere il progetto: https://www.produzionidalbasso.com/project/flumen-festival-dell-ecologia...

Ho il piacere di ospitare su questo blog un'altra importante recensione al volume "Ripensare la politica. Immagini del possibile e dell'alterità".

...E SÌ, RIPENSIAMO ALLA POLITICA
di Giuseppe Moscati - Pubblicato su "Il Senso della Repubblica nel XXI SECOLO. QUADERNI DI STORIA E FILOSOFIA" (pp. 6-7)

Credo sia da accogliere appieno l’invito che il volume ben curato da Emanuele Profumi e Alfonso Maurizio Iacono per i tipi di Ets lancia un po’ come meditata riflessione sul difficile esercizio dell’“amministrazione” del bene comune e un po’ anche a mo’ di provocazione: Ripensare la politica. Immagini del possibile e dell’alterità.
Come si fa a non partire da questi due elementi? Possibile e alterità rappresentano due corni della principale delle questioni che i saggi raccolti pongono: per cogliere a fondo come poterla veramente ed efficacemente ripensare, questa politica, è necessario reimmaginare la societas degli uomini e delle donne, ma l’atto stesso del reimmaginare esige che ci si misuri proprio con il possibile e con l’alterità.
Il possibile è ciò che segna un confine (non del tutto invalicabile, peraltro): senza dimenticare la lezione del realismo politico-filosofico, il possibile stimola a individuare una sempre nuova riapertura del presente all’avvenire. Ma tale “gioco” costruttivo-proiettivo non avrebbe granché senso se non fosse modulato sulla ricerca di un’alternativa (possibile, appunto), che nella fattispecie senza tanti giri di parole può essere chiamata alternativa alla deriva del neoliberismo. Lo sentite quel che si porta dietro l’ismo del neoliberismo o, come qualcuno dice, dell’ipercapitalismo? Dietro le quinte, mi viene da dire in agguato, ci sono il sovranismo e il populismo, o forse dovremmo dire i sovranismi e il... leggi tutto ....

Grazie all'ottima presentazione di Chiara Giorgi a "Ripensare la politica" è uscita la prima recensione del libro sul sito dell'importante rete della società civile italiana che ogni anno dimostra come la spesa pubblica potrebbe migliorare la condizione sociale, civile e culturale del nostro Paese: Sbilanciamoci: http://sbilanciamoci.info/ripensare-la-politica-al-tempo-del-neoliberismo/
Ringrazio per questo anche Duccio Zola.

Ripensare la politica al tempo del neoliberismo
di Chiara Giorgi

12 Luglio 2019 | Sezione: Apertura, Materiali, Recensioni

Il destino della democrazia: un volume appena pubblicato da ETS, a cura di Emanuele Profumi e Alfonso M. Iacono, raccoglie interventi di filosofi, sociologi e antropologi che si interrogano su come re-immaginare la politica per ricreare la società di fronte alle macerie del neoliberismo.

Politica, possibile, alterità. Tre termini che possono guidarci oggi nel ripensare l’alternativa, nella riformulazione di un progetto politico capace di proiettare il presente nel tempo aperto del futuro, del possibile-divenire. Tutti i contributi ospitati nel volume riescono infatti a tenere insieme l’analisi del tempo presente e la prefigurazione di un ordine alternativo rispetto a quello neoliberista, offrendo materiali preziosi per sottrarci a ciò che più costituisce la cifra del nostro vivere: un imperante presentismo in cui il tempo del neoliberalismo ci continua a schiacciare, sancendo l’impossibilità della dimensione progettuale[1].

Le tre domande dalle quali parte l’introduzione di uno dei curatori – Emanuele Profumi – sono allora: quale società desideriamo, come possiamo cambiare quella che abbiamo ereditato? E... leggi tutto ....

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